Ditta individuale:
requisiti, iter e costi

Per aprire una ditta individuale non è necessario recarsi fisicamente dal notaio, basta l’iscrizione al Registro delle Imprese con la Comunicazione Unica entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.

Le ditte individuali devono pagare:

• iscrizione alla Camera di Commercio, il cui costo dipende dalle Camere di Commercio delle diverse città e viene stabilito ogni anno con una nota emanata dal Ministero dello Sviluppo Economico (60€ per la sede legale e  12€ per le unità locali);
  
• imposta di bollo di 17,50€;
• diritti di segreteria pari a 18€. 

Oltre a questi oneri, vanno considerate le spese di attivazione della PEC (da un minimo di 5€ esclusa IVA a un massimo di 25€) e della firma digitale (a un minimo di 25/30€ esclusa IVA a un massimo di 80€).  I prezzi di attivazione, gestione di tali servizi digitali spesso sono rimodulati/diminuiti da offerte promozionali previste dai vari provider.

Per l’iscrizione al Registro delle Imprese è necessario inviare, tramite PEC, la Comunicazione Unica entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. Nella domanda d’iscrizione, l’imprenditore dovrà specificare se si tratta di imprenditore commerciale (iscrizione nella sezione ordinaria) o di piccolo imprenditore (iscrizione nella sezione speciale). 

Con la Comunicazione Unica è possibile assolvere a vari adempimenti oltre all’iscrizione al Registro delle Imprese: 

• attribuzione del Codice Fiscale/Partita IVA da parte dell’Agenzia delle Entrate;
• adempimenti INPS presso la Gestione Commercianti e Artigiani;
• adempimenti INAIL ai fini assicurativi; 
• SCIA o segnalazione di inizio attività;
• scelta del codice Ateco;
• scelta del regime forfettario;
• denuncia di inizio attività all’Agenzia Entrate;
• iscrizione al Registro delle Imprese / REA (e, ove occorre, all’Albo degli Artigiani).

Le imprese individuali sono tenute ai seguenti adempimenti:

Scritture contabili nel caso  in cui si supera la soglia dei ricavi (i.e. 500.000 €, nel caso di prestazione di servizi e 800.000 €, negli altri casi). Invece,  sono esonerate dalle citate scritture contabili ai sensi dell’art 2214 c.c., comma 3. i piccoli imprenditori: i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti, l’impresa familiare. 

Contabilità/Fatturazione – tutti i soggetti passivi IVA residenti, stabiliti o identificati in Italia sono obbligati all’emissione, alla ricezione e alla conservazione della fattura elettronica.

Dichiarazione IVA periodica/annuale – tutti i contribuenti titolari di partita IVA che esercitano un’attività di impresa, arte o professione devono presentare la dichiarazione annuale IVA. 

Modello Unico annuale – dichiarazione per determinare il reddito su cui versare le imposte dovute.

Pagamento dell’IRAP – Imposta Regionale sulle Attività Produttive: la base imponibile è data dalla differenza tra i ricavi complessivi annuali e i costi di gestione della società (https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/irap-2022/infogen-irap-2022).

Bilancio – Non c’è l’obbligo di pubblicazione, ma va allegato alla dichiarazione dei redditi.

Le ditte individuali possono scegliere tra tre regimi fiscali in base ai ricavi/compensi: 

1. regime forfettario: È riservato ai contribuenti persone fisiche senza limiti di età, esercenti attività d’impresa, arti o professioni, incluse le imprese familiari e coniugali non gestite in forma societaria. Sono esclusi tutti gli adempimenti in materia di IVA, eccetto l’emissione delle fatture elettroniche. Limite di ricavi/compensi 85.000€. 
   L’imposta del 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività) è unica ed è applicata su un imponibile determinato attraverso l’applicazione, ai ricavi e compensi percepiti nell’anno, di un coefficiente di redditività, variabile a seconda del tipo di attività svolta (in base al codice ATECO). È sostitutiva dell’imposta sui redditi (IRPEF), delle addizionali regionali e comunali e dell’imposta regionale sulle attività produttive. 
   In regime forfettario vi è l’esonero dall’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e non si applica la ritenuta d’acconto sui ricavi e compensi;
2. regime semplificato: applicabile solo dopo la verifica sulla soglia dei ricavi. Il citato regime utilizza la modalità di registrazione e contabilizzazione dei ricavi per cassa o per registrazione. In altre parole, la base imponibile per calcolare le imposte dovute è determinata solo dai quei ricavi e quei costi realmente incassati e pagati;
3. regime ordinario: obbligatorio quando nell’anno precedente si siano conseguiti ricavi superiori a 500.000€ nel caso di prestazione di servizi e 800.000€ negli altri casi. 

Servizi digitali obbligatori

• Posta Elettronica Certificata (PEC) per scambiare comunicazioni con valore legale
• Firma digitale per inviare la Comunicazione Unica 
• Fatturazione e conservazione elettronica per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi 
• SPID per comunicare con le PA

Servizi digitali utili

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