Se hai bisogno di fondi per finanziare la tua attività imprenditoriale, ma hai poche risorse e ti spaventano le difficoltà di accesso al credito tradizionale, allora il crowdfunding potrebbe essere una valida soluzione.
Con il crowdfunding infatti puoi dare la possibilità di finanziare la tua impresa a un ampio pubblico di persone e aziende che credono nel tuo progetto e che sono pronte a sostenerlo.
Cos’è il crowdfunding
Il crowdfunding è letteralmente un “finanziamento collettivo” (dall’inglese crowd = folla, e funding = finanziamento); si tratta cioè di una raccolta fondi che avviene online sulle piattaforme dedicate e che consente a chiunque di finanziare la realizzazione di un progetto in cui crede, in cambio di vantaggi presenti o futuri.
Al cuore del crowdfunding c’è quindi la reciprocità: chi sostiene un progetto con un finanziamento riceve in cambio un premio, che può essere un prodotto, un servizio o un’esperienza. In questo modo attorno a quel progetto si crea una community che diventa parte attiva della sua crescita.
Questa forma di finanziamento dal basso sta diventando sempre più popolare sia tra i privati sia tra le imprese (in particolare PMI, start-up e ONG), grazie ai vantaggi che offre.
I vantaggi del crowdfunding per le imprese
Il crowdfunding ti permette di aumentare notevolmente le possibilità di raccogliere fondi rispetto alle fonti di finanziamento tradizionali (come i prestiti bancari), perché:
- il crowdfunding ti consente di raggiungere un’ampia platea di persone o aziende potenzialmente interessate al tuo progetto
- ciascuno può contribuire con qualsiasi importo, secondo le proprie possibilità,
- condividere la tua idea con un pubblico vasto può portarti suggerimenti utili
- opportunità di networking, e partnership con altre imprese
- in base alla risposta della comunità puoi anche valutare l’interesse delle persone verso la tua idea prima che diventi un vero e proprio progetto di business.
Gli svantaggi del crowdfunding per le imprese
L’unico svantaggio di questa forma alternativa di finanziamento sta nel fatto che dovrai comunque mantenere la promessa (di prodotti o servizi) fatta a beneficio di chi ti ha sostenuto, anche nel caso in cui le cose non andassero come previsto.
Tuttavia non si tratta di un reale svantaggio, perché in ogni caso, qualsiasi sia la forma di finanziamento che sceglierai, arriverà comunque il momento in cui dovrai restituirlo.
I tipi di crowdfunding
In base allo strumento usato per fare la raccolta fondi, puoi scegliere tra quattro tipi di crowdfunding:
- equity crowdfunding
- reward-based crowdfunding
- donation-based crowdfunding
- lending-based crowdfunding.
Equity crowdfunding
Questo tipo di crowdfunding fa al caso tuo se vuoi avviare o espandere una start-up innovativa o una PMI.
In questo caso, le persone o le aziende che sostengono il tuo progetto con un finanziamento ricevono in cambio quote societarie (equity) commisurate all’ammontare dell’investimento.
Tieni a mente che con questo tipo di crowdfunding cedi parte del tuo business ad altre persone: per questo assicurati di considerare i possibili scenari, per esempio preparando un contratto.
Reward-based crowdfunding
Tra i vari tipi di crowdfunding, quello basato sulle ricompense è probabilmente il più usato, ed è l’ideale per far decollare progetti appena nati.
In questo caso le persone ricevono, in cambio del loro investimento, una ricompensa proporzionale all’importo versato, e che in genere coincide proprio con il prodotto o servizio che hanno contribuito a finanziare.
Donation-based crowdfunding
Il crowdfunding attraverso donazioni funziona solo per le imprese che hanno una causa sociale molto forte; infatti, in questo particolare tipo di raccolta fondi non sono previste ricompense, e chi finanzia il progetto fa una vera e propria donazione.
Tieni quindi in considerazione questa possibilità se il tuo è un progetto senza fini di lucro, come un ente di beneficenza o un’impresa sociale.
Lending-based crowdfunding
Il lending-based crowdfunding (detto anche social lending o peer-to-peer lending) è una forma di prestito, e per questo è molto diverso dai tipi di raccolta fondi considerati finora.
Come avviene per i prestiti bancari, anche con il lending crowdfunding devi restituire i soldi ricevuti, pagando anche gli interessi. Tuttavia, le condizioni sono meno restrittive.
Questa forma di finanziamento è più adatta alle imprese già consolidate, e in Italia è spesso usata dalle PMI che vogliono acquistare nuovi macchinari o prodotti senza ricorrere alle banche.
Le piattaforme di crowdfunding
Dopo aver individuato il modello di crowdfunding che preferisci, è il momento di scegliere la piattaforma più adatta a lanciare la campagna di raccolta fondi.
La tua domanda (di fondi) e l’offerta (di chiunque voglia investire) si incontrano infatti su piattaforme autorizzate che da un lato forniscono tutte le informazioni relative ai singoli progetti, e dall’altro gestiscono i flussi di denaro in modo sicuro e trasparente.
Le piattaforme sono essenziali anche perché ti supportano anche nella parte amministrativa e legale, che può essere complicata da gestire in autonomia.
Le piattaforme di crowdfunding sono di due tipi:
- generaliste, che ospitano campagne provenienti da qualsiasi settore
- verticali, che riguardano solo un particolare settore.
Ogni piattaforma ha le sue peculiarità, ma il funzionamento di base è lo stesso:
- la piattaforma funziona come una grande vetrina on line, che pubblica i progetti valutati positivamente e li promuove all’interno della sua community, aumentandone così la visibilità e le probabilità di successo
- è sempre definito un obiettivo, che di solito coincide con la soglia minima da raggiungere per finanziare il progetto
- vale il principio “soddisfatti o rimborsati”: se l’obiettivo viene raggiunto, il progetto riceve i fondi e chi ha investito riceve le ricompense promesse. In caso contrario, i soldi versati vengono restituiti.
Ecco alcune tra le principali piattaforme disponibili, in Italia e non solo:
- Crowdfundme
- Mamacrowd
- Opstart
- Fundable
- WeAreStarting
- Kickstarter
- Indiegogo
- Eppela
- Ulule
Come fare una campagna di crowdfunding
Dopo aver scelto la piattaforma, per candidare il tuo progetto devi fare alcuni passi:
- crea il tuo profilo: per farlo devi fornire la documentazione richiesta, che serve alla piattaforma per verificare la legittimità della tua domanda
- presenta il tuo progetto: descrivi le caratteristiche e le finalità del progetto, spiega perché hai bisogno di fondi, e quanto speri di raccogliere (obiettivo).
Preparare bene la presentazione per il lancio della campagna (pitch) richiede molto lavoro, ma è di cruciale importanza per promuovere la tua attività e renderla attraente per la community della piattaforma
- promuovi il tuo progetto, dopo che la piattaforma l’avrà approvato e pubblicato. In questa fase usa tutti i canali a tua disposizione per coinvolgere i tuoi contatti e sensibilizzare più persone possibili, e fai un accurato lavoro di networking. Non dimenticarti poi di aggiornare costantemente le persone che ti sostengono, perché in qualche modo anche loro fanno parte del tuo progetto
- raccogli i finanziamenti se l’obiettivo viene raggiunto.
Conclusioni
Il crowdfunding è un interessante strumento di finanziamento alternativo che può aiutarti a dare corpo ai tuoi progetti e a lanciare la tua impresa.
Se da un lato presenta indubbi vantaggi rispetto alle vie di credito tradizionali, dall’altro però prenditi comunque tutto il tempo necessario per studiare a fondo le regole di funzionamento delle piattaforme.
Per aumentare l’interesse attorno al tuo progetto, comunica sempre in modo chiaro, trasparente e diretto, e dedica vantaggi speciali a chi ti sostiene (per esempio sconti, prevendite esclusive, prodotti in edizione limitata), dopo aver valutato con attenzione se sono sostenibili per te.
E dato che ti stai informando su come usare il crowdfunding per finanziare un’impresa, forse potrebbe interessarti anche sapere quanto costa aprire un’impresa, quali sono i rischi di impresa e come finanziare una nuova impresa.