Società in nome collettivo:
requisiti, iter e costi

La società in nome collettivo si apre con la sottoscrizione di un atto costitutivo pubblico presso un notaio, in presenza fisica, entro 30 giorni dalla data dell’atto. 

Entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’atto costitutivo, è obbligatorio presentare la dichiarazione IVA d’inizio attività.

Le Snc devono pagare:

• iscrizione alla Camera di Commercio, il cui costo viene stabilito ogni anno con una nota emanata dal Ministero dello Sviluppo Economico (100€ per la sede legale e 20€ per le unità locali);
• imposta di bollo pari a 59€; 
• diritti di segreteria pari a 90€; 
• onorario per il notaio da un minimo di 700€ esclusa IVA ad un massimo di 1.500€;
• commercialista o consulente fiscale da delegare per la pratica da un minimo di 500€ esclusa IVA ad un massimo di 1.000€.

Oltre a questi oneri, vanno considerate le spese di attivazione della PEC (da un minimo di 5€ esclusa IVA a un massimo di 25€) e della firma digitale (a un minimo di 25/30€ esclusa IVA a un massimo di 80€).  I prezzi di attivazione come quelli di gestione di tali servizi digitali spesso sono rimodulati/diminuiti da offerte promozionali previste dai vari provider.

Le Snc devono iscriversi nella sezione ordinaria del Registro delle Imprese con atto pubblico dal notaio e presentare, contestualmente, la dichiarazione di possesso dei requisiti sottoscritta dal legale rappresentante. 

L’iscrizione nella sezione ordinaria del Registro delle Imprese consegue la possibilità per i terzi di conoscere – e quindi di poter fare affidamento – gli elementi essenziali del contratto sociale e gli eventi più rilevanti della vita della società.

Con la Comunicazione Unica d’Impresa, che va inviata tramite PEC, è possibile assolvere a vari adempimenti oltre all’iscrizione al Registro delle Imprese: 

• attribuzione del Codice Fiscale/Partita IVA da parte dell’Agenzia delle Entrate;
• adempimenti INPS ai fini previdenziali (in caso di lavoratori dipendenti);
• adempimenti INAIL ai fini assicurativi (in caso di lavoratori dipendenti/collaboratori coordinati e continuativi);
• dichiarazione IVA di inizio attività entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’atto costitutivo;
• SCIA (solo per attività regolamentate);
• iscrizione dell’atto costitutivo al registro imprese;
• deposito cariche sociali;
• comunicazione di inizio attività al REA (anche successivamente).

Le società in nome collettivo, come tutte le società di persone sono tenute ai seguenti adempimenti: 

Tenuta dei libri contabili – l’imprenditore deve tenere, tra i libri contabili, il libro giornale e il libro degli inventari.

Contabilità/Fatturazione – tutti i soggetti passivi IVA residenti, stabiliti o identificati in Italia sono obbligati all’emissione, alla ricezione e alla conservazione della fattura elettronica.

Dichiarazione IVA periodica/annuale – tutti i contribuenti titolari di partita IVA che esercitano un’attività di impresa, arte o professione devono presentare la dichiarazione annuale IVA.

Modello Redditi Sp – per imputare la quota di reddito o perdita in capo ai singoli soci ai fini Iperf.

Pagamento dell’IRPEF – il reddito prodotto viene diviso tra i soci e diventa quindi la base imponibile IRPEF per ogni singolo socio.

Pagamento dell’IRAP – Imposta Regionale sulle Attività Produttive: calcolato sulla differenza tra i ricavi complessivi annuali e i costi di gestione della società.

Pubblicazione del bilancio – Le società devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa.

Le società in nome collettivo sono soggette:

• all’IRPEF, con aliquote che vanno da un minimo del 23% ad un massimo del 43%;
• all’IRAP con aliquota che varia da regione a regione;
• all’IVA per le operazioni effettuate;
• Nel caso in cui la società in nome collettivo non superi il limite dei ricavi previsto dalla normativa, può optare per la contabilità semplificata prevista dall’articolo 18 del D.P.R. 600/73. Il citato regime utilizza la modalità di registrazione e contabilizzazione dei ricavi per cassa o per registrazione. In altre parole, la base imponibile per calcolare le imposte dovute è determinata solo dai quei ricavi e quei costi realmente incassati e pagati.

Servizi digitali obbligatori

• Posta Elettronica Certificata (PEC) per scambiare comunicazioni con valore legale
• Firma digitale per inviare la Comunicazione Unica 
• Fatturazione e conservazione elettronica per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi 

Servizi digitali utili

• Cloud per mantenere l’ordine e la sicurezza dei dati aziendali con una gestione condivisa e flessibile 
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