Perché un’impresa possa cominciare a lavorare è necessario del capitale iniziale, vale a dire dei fondi che permettano di avviare un’attività. Sono, per esempio, quelli da destinare all’acquisto delle licenze o per acquisire o noleggiare macchinari, attrezzature e locali. Il capitale iniziale non è da confondere con il capitale sociale, che corrisponde ai versamenti dei soci all’atto di costituzione di un’impresa.
Prima di prendere qualsiasi decisione e aprire una società, è importante individuare le fonti di finanziamento che costituiranno il capitale iniziale. Ne esistono di diverse e possono essere sia interne sia esterne all’impresa.
Gli investimenti personali
È possibile avviare un’impresa investendo i propri risparmi o parte di essi. Si tratta però di una soluzione che può presentare dei limiti, perché l’investimento personale implica l’assunzione diretta dei rischi di impresa.
Scegliere di investire personalmente per avviare la tua impresa significa valutare attentamente rischi e benefici, e mantenere al sicuro beni essenziali come, per esempio, la tua casa.
I business angel
Si tratta di imprenditori, manager o liberi professionisti con un buon patrimonio personale che scelgono di investire in una società, acquisendone una parte o stabilendo un preciso ritorno economico.
Un business angel porta non solo capitale, ma anche esperienza di business, consigli sull’avviamento e la gestione di un’impresa e una fitta rete di conoscenze professionali. Tutte caratteristiche che possono fare la differenza per una l’impresa appena nata.
Scegliere un business angel significa avere al tuo fianco una persona che condivide la tua visione di impresa e il metodo che hai scelto per avviare e far fruttare la tua attività.
Il crowdfunding
Il crowdfunding è un finanziamento collettivo, proviene da persone che decidono di sostenere la nascita e crescita di una piccola impresa perché credono nel suo potenziale. La raccolta fondi avviene attraverso piattaforme digitali da dove è possibile raggiungere un vasto numero di persone e convincerle a investire in cambio di partecipazioni azionarie, proventi futuri o cessione di prodotti o servizi.
Si tratta, in particolare, di opportunità dedicate a piccole imprese e start-up che faticano ad accedere a canali di finanziamento più tradizionali.
Scegliere il crowdfunding come forma di investimento iniziale significa avere a disposizione un vastissimo pubblico al quale rivolgerti e implica saper raccontare il tuo progetto in maniera accattivante.
Gli incubatori e gli acceleratori
Gli incubatori e gli acceleratori sono fondazioni, istituzioni accademiche, aziende private o enti pubblici che finanziano start-up e piccole imprese per aiutarle a iniziare l’attività e farla crescere.
Gli incubatori forniscono gli spazi e le attrezzature necessarie per avviare l’attività e una consulenza utile e preziosa per renderla autonoma.
Gli acceleratori intervengono invece in un secondo momento, quando l’impresa o la start-up sono già ben avviate e i tempi sono maturi per crescere in modo più rapido.
Scegliere un incubatore o un acceleratore significa avere un progetto innovativo e un business plan professionale, solido e strutturato.
I Venture Capital o Corporate Venture Capital
Sia i Venture Capital (VC) sia i Corporate Venture Capital (CVC) sono forme di investimento dedicate a start-up e piccole imprese promettenti e innovative, quelle con un forte potenziale di crescita.
I Venture Capital possono provenire da fondi di investimento, investitori istituzionali o società finanziarie che operano nel settore degli investimenti ad alto rischio e intendono guadagnare dalla vendita delle quote di partecipazione o dalla quotazione in borsa (nel caso in cui la start-up o l’impresa entrino nel mercato azionario).
I Corporate Venture Capital, invece, provengono da aziende consolidate, spesso impegnate nello stesso settore dove operano le start-up o piccole imprese nelle quali vogliono investire. Investendo attraverso i CVC, le aziende intendono raggiungere degli obiettivi strategici ben precisi, come lo sviluppo di nuove tecnologie, la realizzazione di nuovi modelli di business e l’acquisizione di nuove competenze.
Scegliere i VC o CVC come fonte di finanziamento del capitale iniziale implica che la tua start-up abbia un prodotto o un servizio che funziona, e che ci siano chiari e precoci indicatori di interesse del mercato.
I prestiti bancari
Sono la più comune e tradizionale forma di finanziamento per un’impresa che sta per nascere. Ne esistono di diversi tipi, per esempio a tasso zero, a fondo perduto o su misura. Per ottenere un prestito da una banca è necessario rispondere a una serie di requisiti e fornire garanzie, dimostrando di avere un business plan chiaro e solido.
Scegliere un prestito bancario significa valutare a fondo le offerte provenienti dai diversi istituti di credito e avvalerti dell’aiuto di un consulente finanziario che ti dia una mano a scegliere la soluzione più adatta a te e alla tua impresa.
I finanziamenti governativi a fondo perduto
Questo tipo di finanziamenti consiste in sovvenzioni, prestiti agevolati, contributi e incentivi fiscali che gli enti pubblici mettono a disposizione di chi vuole avviare un’impresa.
I finanziamenti governativi a fondo perduto sono promossi tramite un bando e sono destinati a diversi tipi di attività, in particolare quelle ad alto impatto in termini di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.
Scegliere i finanziamenti governativi per avviare la tua impresa significa monitorare i bandi con una certa frequenza, appartenere a determinate categorie e rispondere a requisiti specifici.
Conclusione
Trovare le fonti di finanziamento del capitale iniziale è parte fondamentale di una strategia aziendale. L’obiettivo è individuare il tipo di finanziamento che ti permetta di trovare e mantenere il giusto equilibrio nella gestione della liquidità e delle sue variazioni.
E dato che ti stai informando su come finanziare una nuova impresa, forse ti potrebbe interessare sapere quanto costa aprire un’impresa.
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